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Formaggio fresco tipico della provincia di Reggio Emilia, nato dall'esigenza di rifilare la parte in eccesso dei bordi delle forme appena prodotte.
Da qui il nome dialettale "Rifilon".
Questa rifilatura veniva eseguita in passato, in quanto le fascere erano costruite in legno da artigiani e per questo potevano avere misure differenti l'una dalle altre. Da qui l'esigenza di rifilarle, in modo da mantenere una misura costante. Ai tempi veniva regalato ai bambini come gustosa merenda o dato nelle case contadine in modo da non consumarlo.
Oggi questa esigenza non esiste più ma è rimasta la tradizione di mangiarlo, quindi viene dedicata una produzione apposita di una forma a latte pastorizzato che dopo un giorno dalla produzione viene tagliata a listarelle e messa in pacchettini sottovuoto. Dalla consistenza morbida e dal sapore lattico e dolce, lo si può utilizzare come aperitivo o antipasto, avvolto nella pancetta e passato sulla piastra o al forno per pochissimi minuti oppure mangiato direttamente a pezzettini "come una volta".
peso circa 0.200 kg